venerdì 12 dicembre 2008

Response.Redirect in UpdatePanel Ajax

A volte può capitare di dover utilizzare la funzione Response.Redirect in un UpdatePanel... Spesso, però, questa funzione restituisce un errore. Questo (di solito) significa che in manca una parte della configurazione nel file web.config
Basterà infatti aggiungere

<httpModules>

<add name="ScriptModule" type="System.Web.Handlers.ScriptModule, System.Web.Extensions, Version=1.0.61025.0, Culture=neutral, PublicKeyToken=31bf3856ad364e35"/>

</httpModules>


e tutto funzionerà.

venerdì 5 dicembre 2008

Svuotare automaticamente le cartelle "Spam" e "Trash" su MDaemon

Accountpruner tool piuttosto potente di MDaemon, ma non sempre è quello piu facile da usare. Tenendolo a mente, qui ci sono alcune righe del mio file \MDaemon\App\midnight.bat che potrebbero essere utili. Questo file batch viene eseguito da MDaemon ogni notte a mezzanotte. (Se questo file non è presente, può tranquillamente essere creato a mano e MDaemon lo eseguirà).

c:\MDaemon\App\AccountPrune.exe /m /d=10 /p=”Spam.IMAP”
c:\MDaemon\App\AccountPrune.exe /m /d=10 /p=”Junk Mail.IMAP”
c:\MDaemon\App\AccountPrune.exe /m /d=10 /p=”Junk E-mail.IMAP”
c:\MDaemon\App\AccountPrune.exe /m /d=2 /p=”Trash.IMAP”
c:\MDaemon\App\AccountPrune.exe /m /d=2 /p=”Deleted Items.IMAP”
c:\MDaemon\App\AccountPrune.exe /m /d=2 /p=”Deleted Messages.IMAP”


Ovviamente se MDaemon è stato installato in un'altra directory, utilizzate nello script il percorso corretto.

Il risultato è che ogni notte a mezzanotte l'accountpruner di MDaemon verificherà in tutte le cartelle “Spam”, “Junk Mail” e “Junk E-Mail” di tutti gli utenti ed eliminerà tutti i messaggi più vecchi di 10 giorni.

Nelle cartelle “Trash”, “Deleted Items” e “Deleted Messages” verranno cancellati i messaggi più vecchi di 2 giorni. Combinando questo con le opzioni proprie dell'Accountpruner per eliminare anche i messaggi contrassegnati come eliminati, si avrà una soluzione completa, anche se il client email usa una cartella trash "dedicata", usa il flag di eliminazione di IMAP o usa entrambi i metodi.

Usare un NAS basato su Windows (NTFS) con VMware ESX

Qui sotto c'è la procedura competa per utilizzare un NAS basato su Windows (NTFS) come NFS per VMware ESX server.

I principali passaggi di questo processo sono:

  1. Installare Windows Services for UNIX (WSFU)

  2. Copiare i file delle password e dei gruppi da ESX Server a Windows

  3. Configurare WSFU in modo che accetti le connessioni da ESX Server

  4. Condividere la cartella di Windows con compatibilità NFS

  5. Configurare l'ESX Server per utilizzare la condivisione Window NFS come Datastore



1. Installare Windows Services for UNIX (WSFU)

Scaricare l'installazione di "Windows Services for UNIX" da:
http://www.microsoft.com/windowsserversystem/sfu/downloads/default.mspx

Installare WSFU sulla macchina che farà da NAS aggiungendo, se non già selezionate, le opzioni:
"NFS" e "Server for NFS"
"Authentication tools for NFS" e "User name mapping"
Dopo l'installazione, aprire la pagina dei servizi di windows e cambiare le impostazioni di "User Name Mapping" in modo da farlo partire automaticamente e startarlo (se non è già in esecuzione)


2. Copiare i file delle password e dei gruppi da ESX Server a Windows

Con un programmma come "WinSCP" o con un procedimento simile, copiare i seguenti file dal server ESX al server su cui è stato appena installato WSFU.
WinSCP è scaricabile da:
http://winscp.net/eng/download.php#download2
Traferire il file /ect/password ed il file /ect/group in C:\SFU (oppure nella cartella dove è stato installato WSFU)


3. Configurare WSFU in modo che accetti le connessioni da ESX Server

Andare su Start, Programmi, Windows Services for UNIX, Services for UNIX Administration
Andare su "User name mappings" e poi su "configuration"
Cliccare "password and group files"
Dalla finestra cercare ed indicare al programma i file di password e gruppi appena copiati.
Cliccare su "Apply" in altro a destra.
Andare su "maps"
Cliccare su "Show User Maps"
Poi "List Windows users" and "List Unix users"
Selezionare un utente amministratore locale sulla sinistra, sulla destra selezionare l'account di root.
Fatto questo, cliccare sul bottone "Add" per mappare i due utenti.
Alla fine cliccare su "Apply" (in alto a destra)



4. Condividere la cartella di Windows con compatibilità NFS

Tasto destro sulla cartella da condividere via NFS (se la cartella è già stata condivisa, probabilmente sarà necessario togliere la condivisione esistente).
Scegliere "Proprietà" e poi "NFS sharing".
Dare un nome alla condivisione, per esempio NFS-VMFS01
Rimuovere la spunta da "Allow anonymous access".
Cliccare "Permission"
Cambiare il tipo di accesso a "Read+Write" e poi mettere la spunta su "Allow root access".


5. Configurare l'ESX Server per utilizzare la condivisione Window NFS come Datastore

Aprire il Virtual Center client e selezionare l'host su cui creare il Datastore
Nella tab "Configure" scegliere "Networking"
Aggiungere una nuova configurazione per VMKernel e selezionare uno vSwitch, infine dare alla nuova interfaccia configurata un indirizzo che sia raggiungibile dal NAS.
Aprire, per questo host, le opzioni di storage.
Cliccare su "Add storage" e selezionare "Network File System".
Nel campo "Server" inserire il nome o l'indirizzo ip del server NAS a cui ci si deve collegare.
Nel campo "Folder"inserire il nome precedentemente assegnato alla condivisione, nell'esempio /NFS-VMFS01.
Infine, inserire il nome del Datastore (a piacimento).

Ora è possibile iniziare a creare le macchine virtuali sul nostro host utilizzando le risorse disco disponibili sul nas.